Augusta, 22 novembre 2019 – La triste ricorrenza della Giornata Mondiale contro la violenza sulle Donne il 25 novembre ci costringe ogni anno a fare i conti con i numeri che, purtroppo, continuano a disegnare un fenomeno dilagante. Se non è mai inutile schierarsi a gran voce contro questo fenomeno, perché il cambiamento nasce da una rivoluzione culturale che cammina sulle gambe di ciascuno di noi, dall’altra parte è necessario chiedersi quali siano le condizioni oggettive su cui possiamo agire perché le donne siano meno sole, vulnerabili e oggetto di violenza sia tra le mura domestiche che all’esterno.
La condizione di fragilità della donna ancora oggi rappresenta nella nostra società un dato di fatto che trova origine, anche, nella dipendenza economica e che trasforma la bellezza dei legami affettivi familiari in una rete intricata da cui diventa spesso difficile uscire.
Agire su questi due versanti, la possibilità per le donne di acquisire una forza maggiore sul piano sociale ed economico è certamente una sfida che richiede un intervento ampio e partecipato.
Non possiamo però liquidare la questione in questo modo; ritengo che bisogni pensare a quali passi, piccoli, misurabili e concreti, un’amministrazione possa e debba portare avanti per remare verso l’instaurazione di una condizione di rafforzamento e valorizzazione della donna. Le attività dei servizi sociali, tradizionalmente orientate a gestire le emergenze sociali di persone più deboli, devono sempre più assumere una connotazione anche propositiva: non solo affiancando come possibile chi si trova in difficoltà, ma svolgendo delle azioni di prevenzione anche nei confronti dei nuovi allarmi sociali, come appunto la violenza sulle donne, che oggi è in maniera evidente una tematica ricorrente nel nostro tessuto sociale. Le Associazioni cittadine, a cui va il grazie dell’intera Città, svolgono sul territorio un ottimo lavoro di sensibilizzazione e azione nei casi che riescono a intercettare. Contestualmente esistono una serie di progetti territoriali e nazionali e di azioni di sensibilizzazione che lavorano sulle condizioni di base di sviluppo dell’empowerment femminile che un’amministrazione virtuosa e davvero attenta a queste tematiche può e deve implementare come parte fondante delle sue strategie del settore dei servizi sociali. La lotta alla Violenza sulle Donne si fa prevenendola, non solo intervenendo nei casi più atroci e impellenti. Ritengo che il primo vero passo per contrastare la Violenza sulle donne sia inserire degli elementi strutturali nella politica di una città, che ne valorizzino l’azione, le incredibili capacità e la ricchezza in ogni ambito.